sabato 12 marzo 2011

GITA A SELINUNTE

ECCOCI FINALMENTE A SELINUNTE !
Nella zona meridionale della provincia di Trapani, in territorio di Castelvetrano, sorge Selinunte, l'area archeologica più ampia e imponente d'Europa. Il parco infatti, si estende per circa 270 ettari e comprende numerosi templi, santuari e altari oltre che un numero impressionante di reperti archeologici. Fondata nel 651-650 a.C. dai coloni provenienti da Megara Hyblaea, la cittadella è adagiata su un promontorio che si specchia sulle acque azzurre del mar Mediterraneo, tra due fiumi allora navigabili, il Selinos (oggi Modione) e il Cottone. Proprio sulle rive dei due corsi d'acqua cresceva abbondante il 'selinos', prezzemolo selvatico da cui deriva il nome della città.


  1. Seguiamo le mura della citta per entrare nell'acropoli









MURA A GRADONI CINGONO LA CITTA

 
LA PORTA DELLA CITTA'




SELINUNTE CIRCONDATA DA DUE FIUMI : MODIONE E COTTONE












Una Giornata Veramente Speciale







Scendendo nella valle del fiume Selinos, fuori le mura, si giunge alla collina occidentale detta della Gaggera. Qui si trovano, all'interno di un recinto sacro, i resti del santuario della Malophoros (risalente al VI sec. a.C. e dedicato alla dea Demetra)

le dune mediterranee

















IL TEMPIO MALOPHOROS

Si accedeva all'area sacra attraverso un propileo coperto, con due frontoni alle estremità. ll tempio propriamente detto era un megaron con pronao, cella e adito, senza basamento e colonne.









il tempio nel VI secolo a.C




domenica 6 marzo 2011

ANTONIO SPANÒ


Antonino Spanò




Antonino è un ragazzo intelligente e introverso, poco studioso e spesso si  perde nei suoi pensieri.

martedì 1 marzo 2011

Benvenuti! Corso C - Scuola Media Cozzi Quarenghi


La classe 1^A  dell'Istituto Comprensivo "Gennaro Pardo" 
dà il benvenuto 




Angoli del nostro Parco Archeologico







I superlativi, le metafore, i toni appassionati che caratterizzano le impressioni dei grandi viaggiatori su Selinunte potrebbero essere contenute in un libro dell'iperbole.